Con la sua opera, Max Roqueta ci introduce nel mistero della nostra presenza nel mondo. Si crea un collegamento tra il più umile organismo vivente, filo d'erba o di formica, col il ciclo cosmico che ci prende tutto il tempo e niente. Il suo lavoro non è la celebrazione di una terra, è, letteralmente e in tutti i sensi, un canto del mondo." Jean-Claude Forêt
"La sua scrittura, è de una delicatezza e pudore che mi fanno pensare di Maurice Ravel, svela i suoi motivazione nascoti senza nominarli. Dire le cose essenziale praticamente senza dire, affrontare le inevitabili della nostra condizione senza nominare è ciò che meglio caratterizza il mondo abbagliato e dolorosa di Max Roqueta." Jean Carrière
Roxane Martin suona l'arpa dall'infanzia. Scopre a 7 anni "tecnica classica" e arpa presso il Conservatorio Nazionale di Regione di Rueil Malmaison, con Gwénaëlle Roussely, Monique Roze, Elena Polanska e musica da camera con Florence Lafitte. Si forma per più di dieci anni suonando con musicisti talentuosi in un mondo dove la musica è scritta con precisione, dettaglio e complessità. Il suo incontro con il jazz e la musica tradizionale, nel 1992 ha aperto la porta delle musiche improvvisatte, orali ed è con l'arpa celtica che sceglie di esercitare la sua professione per esplorare "la musica interiore ". Adesso é tornata lavorare anche con la arpa classica.
Roxane Martin è una arpista sensibile e virtuosa. Miquèu Montanaro è un compositore di passerelle originali, poetiche, musicali e nomadi. "ARPA" é il loro duetto, arpa e flauto, ci porta alla scoperta di una musica benché sie radicata nel Sud, esplora il mondo e il tempo. Si basa su una scrittura aperta, un riferimento ai poemi in prosa di Max Rouquette (Occitan), i ritmi del Mediterraneo, Caraibi, celtica e un'interpretazione libera, gioiosa e complice di queste composizioni.